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Calce Idraulica

Le calci idrauliche sono materiali da costruzione tradizionali e costituiscono una tappa fondamentale della storia dei leganti impiegati in architettura prima dell’avvento del cemento Portland.
I primi esempi di impiego di malte idrauliche risalgono ai Romani e prima di loro ai Greci. Questi popoli ottenevano composti idraulici mescolando

calce aerea e pozzolana e non direttamente con calci idrauliche, così come noi le conosciamo, che sono prodotti diversi e decisamente più recenti.

L’esistenza di calci ‘particolari’, ottenute dalla cottura di calcari marnosi, note come calci ‘forti’, calci ‘morette’, calci ‘selvatiche’ ecc. è ben documentata nel corso della storia dell’architettura, ma fu solo nel Settecento che fu capito che il meccanismo di reazione della calce idraulica era legato alla presenza di impurità argillose.
Nel 1793, J. Smeaton scoprì che la cottura del calcare contenente impurezze di argille produceva un tipo di calce (la calce idraulica appunto) con caratteristiche analoghe a quelle della miscela calce-pozzolana.
L’aggettivo ‘idraulico’, riferito ad un legante, si deve all’ingegnere francese Louis Vicat (1786 –1861), che per primo stabilì in maniera precisa le proporzioni tra calcare e argille necessaria a produrre materiali in grado di fare presa e indurire anche in assenza di aria, ovvero in presenza di acqua.
Vicat, propose la prima, e sotto molti aspetti ancora valida, classificazioni delle calce idrauliche.
Con calci idrauliche si intendono prodotti derivati dalla calcinazione di calcari marnosi o marne calcaree (miscele naturali che presentano un certo tenore, dal 6 al 22%, di argille o altri alluminosilicati idrati) sottoposti a cottura a temperature generalmente comprese tra 1000 e 1250°C.
In tali condizioni si forma ossido di calcio (CaO) che successivamente si combina in parte con la silice e l’allumina dell’argilla formando silicati e alluminati di calcio idraulici, composti cioè che reagendo chimicamente con l’acqua formano idrati stabili ed insolubili che permettono al materiale di indurire e rimanere stabile anche sott’acqua (azione idraulica).

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