Stucchi e Marmorini moderni
Il componente principale degli stucchi e dei marmorini moderni è un’emulsione di copolimeri (acrilici, stirol-acrilici, acetovinilici) in acqua.
Questo lattice viene premiscelato industrialmente con cariche e pigmenti artificiali, per ottenere dei rivestimenti adatti ad essere applicati con frattazzo e/o pennello, anche in un unico strato.
Questi preparati, di valore estetico decisamente limitato (se comparato con marmorini e stucchi tradizionali), risultano di facile applicazione su ogni tipo di substrato anche da parte di artigiani non specializzati e amanti del faidate.
Occupano interi scaffali dei grandi negozi di bricolage e trovano oggi largo impiego nelle decorazioni di interni, grazie anche al lavoro instancante di improvvisati promoter che, fratazzino in plastica in mano, mostrano ai clienti, gli effetti decorativi miracolosi, ottenibili in… ‘pochi istanti e senza alcuno sforzo’.
L’unico ‘neo’ è che tratta di Rivestimenti Plastici ad Applicazione Continua (RPAC) come li definisce la norma UNI 10997:2002 e nulla più!
I termini stucco e marmorino andrebbero usati dunque con cognizione di causa, difesi e non abusati come assistiamo oggi per definire prodotti che nulla hanno a che fare con la storia e la tradizione.