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Bianco San Giovanni: il bianco che nasce dal bianco

Il bianco è il colore più importante della storia dell’arte e dell’architettura.
I primi pigmenti bianchi di cui si abbia notizia e quelli in assoluto più utilizzati sono derivati dalla semplice macinazione di calcari (carbonati di calcio amorfi, bioclasti, marmi ecc.) argilliti (soprattutto caolini) e gessi.

La loro composizione, il loro potere coprente, così come il colore (bianco tendente al giallo, al rosa, al grigio ecc.) cambia secondo la natura chimico-fisica e le impurezze presenti nella materia prima.

I pigmenti bianchi sono individuabili dalle specifiche denominazioni assunte dalle tante varietà commercializzate nel tempo.
In Francia i luoghi di estrazione e fabbricazione tradizionale furono le regioni della Borgogna (Bianco di Borgogna), Champagne (Bianco di Champagne) e Meudon (Bianco di Meudon) presso Parigi; in Italia la zona di Verona e, in generale, l’Italia centrale (Bianco di Alabastro, Bianco Marmina, ecc).
Ulteriori giacimenti storici si localizzano nell’isola di Creta (Creta Bianca) e di Melo (Bianco Melino) e nella zona di Cirene.

La produzione di una varietà artificiale di un pigmento bianco minerale, che fosse ancora più bianco e puro di quelli naturali, è conseguente alla pittura murale e all’affresco.
Per produrre gli intonaci, sin dall’Antichità, infatti, si procedeva alla cottura di pietre carboniche per ottenere calce viva e questa veniva in seguito spenta con acqua e lasciata stagionare per ottenere il grassello di calce.
Proprio dalla lavorazione della calce si ottiene il pigmento bianco noto come Bianco San Giovanni chiamato anche Bianco di Armenini, Bianco di Cennini, Bianco di Calce, Bianco Sangiovanni, Bianco Santogiovanni, ecc.

La sua preparazione è accuratamente descritta da Cennino Cennini nel capitolo 58 del suo il ‘Libro dell’Arte’ dove lo indica come bianco ideale per creare incarnati, assieme alla sinopia (una particolare ocra rossa).
A proposito del Bianco San Giovanni, Cennini scrive:

“Tolli la calcina sfiorata, ben bianca; mettila spolverata in uno mastello per ispazio di dì otto, rimutando ogni dì acqua chiara, e rimescolando ben la calcina e l’acqua, acciò che ne butti fuora ogni grassezza. Poi ne fa’ panetti piccoli, mettili al sole su per li tetti; e quanto più antichi son questi panetti, tanto più e migliore bianco”.

Il Bianco San Giovanni è dunque il pigmento bianco che nasce dal bianco della calce.
Un carbonato di calcio puro, derivato dalla carbonatazione della calce idrata, per prolungata esposizione all’aria e successiva macinazione. E’ formato da cristalli di calcite di dimensioni micrometriche e nanometriche in grado di assorbire, riflettere e frangere la luce in modo stupefacente che ne fanno uno dei pigmenti noti e più apprezzati da artisti, pittori, architetti di tutti i tempi.

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