Malte per il restauro di opere d’arte antiche
Dopo un cenno alle tecniche diagnostiche avanzate, che consentono una compiuta caratterizzazione dei materiali antichi, ai fini della riproduzione di malte quanto più fedeli a quelle del passato, si procede alla trattazione di quelle: a base di calce, di calce idraulica naturale e di calce idraulica artificiale “pozzolanica”.
Per ognuna di esse vengono discussi i differenti fattori che ne determinano il comportamento all’impiego, con riferimento: alle modalità di preparazione, alla presa ed indurimento, alla natura dei prodotti d’idratazione, alla durata della stagionatura, alla resistenza meccanica, alla porosità totale ed alla distribuzione delle dimensioni dei pori (che influenzano trasporto d’umidità e durabilità), al tipo di aggregato (natura, distribuzione granulometrica, morfologia), al rapporto legante/aggregato, alla microstruttura del prodotto finito
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Testo di Riccardo Sersale